SANSOBBIA
(torrente) in provincia
di Savona. Nasce dal monte Beigua (m 1287). Sfocia nel Mar Ligure in
mezzo alle due Albissole
Marina/Capo.
Albissola-Ellera-Stella-Colle
del Giovo. Riceve a sinistra
il torrente RIOBASCO.
Non ha delle sorgenti vere e proprie, ma viene a formarsi
nel bacino che inizia con il declivio subito a ponente della grande Croce
panoramica (a circa 1000 metri), a qualche centinaia di metri verso ovest
rispetto la vetta del monte.
La Croce del Beigua e' proprio sullo spartiacque. Un piccolo soffio di
vento in più, e una goccia di pioggia destinata al nostro Sansobbia,
finisce nell'Erro / Bormida / Tanaro / Po / Adriatico...
Essenzialmente alimentato dalle piogge, il Sansobbia riceve un piccolo
contributo dalle acque di condensa: un fenomeno piuttosto diffuso nella
zona del Beigua, dove l'aria umida dei venti di origine marina deposita
l'acqua che contiene nelle fenditure e interstizi delle fredde rocce delle
cime. Questo fa sì che almeno nel tratto superiore, prima che l'acqua si
infiltri nella ghiaia del fondo, il S. non sia mai completamente asciutto. Il primo tratto scorre quasi parallelo alla costa (lo si può incontrare,
ad esempio, proseguendo il sentiero piuttosto agevole che si diparte nella
zona "Casermette" dalla strada Alpicella-Beigua. E' tipico
torrentello di montagna. Pozze limpide e fredde si alternano con brevi
tratti di letto di ghiaia grossa, continuamente interrotti da salti e
cascate che, per essere oltrepassate a piedi, richiedono ampie deviazioni
lungo i ripidi pendii laterali ricoperti da fitti boschi.
Dopo essere sceso a questo modo di circa 400 metri, la sua valle si apre
nell'ampio bacino sormontato, nella parte più alta, dall'abitato di Giovo
Ligure.
Una brusca sterzata verso sinistra lo porta a puntare verso sud,
attraversando il paese di Stella S. Giustina sotto il ponte della strada
Albisola-Giovo-Sassello.
Costeggia la strada per qualche centinaia di metri, ma mentre la prima
zigzaga con pendenza costante verso Stella S.Giovanni, il nostro torrente
punta dritto verso il mare scavando una profonda valle che separa i centri
di Stella S. Giovanni e Corona. Su un lato di questa valle è stata
costruita una cappella dedicata alla Madonna detta del
Salto.
L'intenzione di puntare al mare subisce un ripensamento. La serie di monti
tra Stella e Albisola sono un ostacolo troppo duro per un torrente che ha
terminato il tratto più ripido del suo percorso. Sotto l'abitato di
S.Giovanni, che lo sovrasta da sinistra, deve rassegnarsi a spostarsi
leggermente verso ponente.
Oramai la pendenza è ridotta. Le pozze e i ghiaioni ci sono ancora, ma
c'e' anche qualche piccola spiaggetta dove la corrente oramai più
tranquilla se lontana dalle piene, consente alla sabbia di depositarsi.
Rapidamente il torrente si lascia raggiungere dalla provinciale
Albisola-Ellera-Stella. Anzi: consente di farsi scavalcare dai famosi
"tre
ponti" del tratto Ellera-Stella.
Dopo l'abitato di Ellera (una guida degli anni '60 diceva che in quella
zona fosse possibile trovare gamberi di fiume. Non so ora), dove fa bella
mostra di sé un grande ruota di mulino, il corso si allarga. Ancora
un'ansa e il Sansobbia s'allarga ancora dove il letto e' usato come
cantiere di una cava di pietra. Una curva, e si incontra l'abitato di
Luceto (fino agli anni '60 una traballante passerella di legno consentiva
di scavalcare il letto). Dopo Luceto, sull'altra sponda, Grana. Ora e'
unita alla sua "capitale" Superiore con un ponte percorribile
con le auto; fino agli anni '90 c'era solo una passerella pedonabile o, al
massimo, ciclabile. Le auto, se volevano passare da Albisola Superiore a
Grana, dovevano attraversare il letto del torrente. Cosa non difficile:
oramai l'acqua, in questa zona, non la si vede quasi più. E' più facile
che filtri tra la ghiaia dell'ampio letto che non sulla sua superficie,
sempre che non arrivi una piena... L'ultimo tratto, rettilineo, porta
l'acqua del Beigua a mischiarsi con il mare.
In passato (diciamo secoli XVII e XVIII) tra Albisola e Ellera alcuni
mulini che macinavano sia il grano, sia i materiali usati come colori per
le ceramiche albisolesi. Il letto asciutto del Sansobbia era anche, di
fatto, l'unica strada agevole che collegasse Ellera con il mare.
Una interessante cartina, mostra che il Sansobbia era
"scavalcato" ad
Albisola in almeno due luoghi: uno e' dove c'e' il ponte attuale vicino al
mare; l'altro e' alla confluenza tra il Sansobbia e il Riobasco (nella
zona attualmente tra il ponte della ferrovia e quello autostradale).
Questo passaggio e' interessante perché mostra il collegamento tra Mare e
Superiore (pare che la parrocchia di A. Mare si fosse staccata da
quella di A. Superiore nel '500 proprio per la difficoltà a raggiungere la
chiesa nel caso di piene), collegamento di cui rimane ancor oggi traccia
nella conformazione delle strade (v. Salomoni a Mare e v. della Rovere a
Superiore) sebbene le modifiche dovute alla ferrovia e all'autostrada
abbiano in qualche modo smussato e rettificato il raccordo ideale tra
l'una e l'altra.
Fino agli anni '60, prima della costruzione dei muretti e argini attuali,
era possibile, acqua permettendo, guadare in quel punto il torrente. C'era
un piccolo scalino di cemento che probabilmente serviva a garantire
la possibilità di passaggio impedendo la formazione
di buche.
Il torrente Sansobbia lungo 23
km, occupa 81 Km2 (di cui 15 km2 appartengono
al Riobasco).
Elenco
degli affluenti del Sansobbia: |
(s)=di sinistra; (d)=di destra |
Zona
Stella S. Giustina: Rio Lampu (d) -
Rio Fossa (s) |
Zona
Albisola S.: RioBasco
(d) |
Tra
Stella ed Ellera: Rio Crivezzo (d) -
Rio Mazzona (s) - Rio Caeffu (s) -
Rio Luqui (d) - Rio Rossella (d) |
Intorno
Ellera: Rio Cria (d) - Rio
Crovaro (d) - Rio Magrania (s) |
Dintoni
di Luceto: Rio Buraxe (s) -
Rio Grana (d) |
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