La
romanica chiesetta di san Pietro sorge nel piazzale della nuova stazione
ferroviaria. Attraverso i secoli essa fu ripetutamente modificata e,
distrutta poi dal terremoto del 1887, fu completamente rifatta su disegni
di Alfredo D'Andrade, Conservatore dei Monumenti di Piemonte e Liguria; i
lavori furono eseguiti con il concorso del Ministero e della popolazione.
Il D'Andrade
non potendo lavorare sui ruderi precedenti che erano tutti crollati
eresse come scrive nella sua relazione " una chiesuola ispirata
all'arte ligure dell'XI secolo, che mentre potesse sostituire la chiesa
anzidetta, ne ricordasse l'aspetto e la forma ". La
morte del parroco don Giovanni Schiappapietra avvenuta nel 1895, segnò
una pausa ai lavori, che furono ripresi per impulso di Vittorio Poggi
succeduto nella carica di sindaco al marchese Gerolamo Gavotti.
Tuttavia
il progetto non fu completamente eseguito perché manca tuttora il
campanile, pur compreso nei disegni del distinto progettista. La
facciata è resa movimentata da un elegante pronao, le colonnine del
quale poggiano su due leoni di arenaria. Molto
pittoresco il piccolo campanile a vela, situato sul fianco sinistro
della chiesa, che è fiancheggiata da alti cipressi. L'interno
è a tre navate, di stile romanico, con tre colonne composite per parte;
pregevole il soffitto ligneo della navata centrale. Nell'abside
si notano un piccolo altare marmoreo e un quadro recante le effigie dei
santi Pietro e Paolo. Sulla
parete sinistra è incorniciato un pezzo di muro dell'antica chiesa.
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