La
chiesa parrocchiale di San Nicolò da Bari è un monumento pregevole di
arte e di storia. E' una delle più antiche chiese della diocesi; sorge
sulle falde del Castellaro, al centro della borgata costituitasi sotto
la protezione del castello feudale.
Risale
al secolo XI, epoca nella quale gli abitanti di Alba Docilia si
trasferirono sulle falde del Castellaro e di tale sua origine fa fede
una lapide del 1067, murata nel campanile.
Dopo le
ripetute trasformazioni e le demolizioni apportate al fabbricato dal
1600 in poi, ben poco rimane della sua forma ed architettura originaria.
Nel
1870 furono fatti i capitelli, tuttora esistenti, e gli altri fregi al
cornicione e al presbiterio. Già nel 1701 era stato reso più maestoso
il campanile, costruito nel 1607 e riedificato nel 1688, e nel 1716 era
stata demolita la casa del marchese Giovanni Battista Della Rovere per
ricavare l'area del sagrato davanti alla chiesa stessa, che appare
elegantemente pavimentato a mosaico di pietre colorate a disegni
geometrici.
Il suo
interno è a tre navate divise a pilastri di sezione quadrata con
decorazioni del savonese Buscaglia e del pittore-storico chiavarese
Francesco Gandolfi, ed è ricco di marmi e di affreschi pregevoli.
Nell'abside
e nel presbiterio vi sono affreschi e tele del celebre savonese Gerolamo
Brusco e nella navata centrale hanno grande risalto altri affreschi del
Gandolfi.
Notevoli
due statue di S. Nicolò: una, in marmo, dello scultore Francesco
Schiaffino, è posta sull'altare maggiore; l'altra, in legno, del famoso
Maragliano, viene portata ogni anno in processione al Santuario di
Savona.
Di
Anton Maria Maragliano vi è pure il " Gesù agonizzante sulla
croce ", che si trova nella cappella del Crocifisso. Nell'abside si
nota un pregevole coro ligneo.
La cattedra vescovi le
ed il pulpito in noce, furono costruiti durante la residenza ad Albisola
di mons. Francesco Spinola, ai tempi di papa Urbano II -dal 1642 al 1663
- quando per intimazione del Senato di Genova il vescovo Spinola aveva
dovuto lasciare Savona.
Nell'Oratorio
vi sono 12 statue di gesso del Brilla, raffiguranti gli apostoli. Altre opere
di Antonio Brilla quali la statua di Sant'Andrea ed il crocifisso ligneo, sono conservate nell'antico Oratorio
N.S. Della Neve dedicato alla Madonna della Neve, attiguo alla Chiesa e
datato 1612.
oratorio di santa maria
maggiore
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